La progettazione visiva del marchio

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Il riso verde

  • Tritare insieme, generosamente,
    prosciutto grasso e cipolla
  • Mettere al fuoco con un filo d’olio,
    lasciare rosolare
  • Lavate bene gli spinaci, strizzateli e tagliateli molto finemente
  • Lessateli in tanta acqua
  • Uniteli al prosciutto e alla cipolla rosolati
  • Versate nel tutto un poco di brodo e condite con sale e pepe
  • Lasciate consumare ancora
  • Unite il riso e continuate la cottura aggiungendo man mano un filo di brodo
  • Togliete dal fuoco quando
    il riso è al dente

Bruno Munari 

Probabilmente vi starete chiedendo: “Ma questo articolo non dovrebbe parlare di come si progetta?”

Quando parliamo di metodo progettuale, non facciamo altro che analizzare e disporre secondo un ordine logico (dettato dall’esperienza) tutte le operazioni necessarie volte a concretizzare un progetto.

“..progettare un risotto verde, richiede l’uso di un metodo che aiuterà a risolvere il problema. L’importante è che le operazioni necessarie siano fatte seguendo l’ordine dettato dall’esperienza. Non si può mettere il riso nella pentola senza aver messo prima l’acqua; oppure rosolare prosciutto e cipolla dopo aver cotto il riso, oppure cuocere riso, cipolla e spinaci tutto insieme. Il progetto del riso verde in questo caso fallirà e bisognerà buttar via tutto. Anche nel campo del design non è bene progettare senza metodo, pensare in modo artistico creando subito un’idea senza prima aver fatto una ricetta per documentarsi su ciò che è già stato fatto di simile a quello che si deve progettare; senza sapere con quali materiali costruire la cosa, senza precisarne bene la esatta funzione..”. 

Per lo studio sulla progettazione visiva del marchio Get Your Liguria Experience (un format di progettazione e narrazione turistica promosso dall’Agenzia in Liguria con l’obiettivo di costruire, raccontare e promuovere le differenti esperienze di viaggio e vacanza della Liguria) mi sono focalizzato sui 4 elementi cardine del progetto relativo alla game experience:

  • La “L” iniziale della parola Liguria
  • Il nastro, simbolo del red carpet
  • Il dado, simbolo del gioco di squadra
  • I 4 team

Solo dopo aver individuato tutti gli elementi e analizzato tutte le possibili simbologie visive legate ad ognuno di essi si può pensare  “come progettare visivamente”.

Ma come posso progettare visivamente il tutto? 

Nella progettazione di un’immagine coordinata aziendale non esiste una formula univoca di approccio per tutti i tipi di progetto, cosi come non esiste una sola “variante del riso verde”.

Proprio come la struttura di un metodo progettuale, anche la progettazione visiva è frutto dell’esperienza, dello studio e della continua ricerca.

Ogni progetto di ogni singola organizzazione dovrebbe avere una sua identità visiva. Non è obbligatorio che sia trendy o modaiola, quel che conta è che sia progettata per durare nel tempo.

Francesco Paolo Cusimano

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la progettazione visiva del marchio GYLE

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Francesco, Art Director & Brand Designer di Happy Minds, è specializzato in graphic, brand, logo, web e UX design con esperienza nei settori turismo, territorio, food, arte, cultura e design.

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