Fashion-Brand-E-commerce-e-marketing-digitale

Di Fashion Brand, E-commerce e Marketing Digitale

Fashion-Brand-E-commerce-e-marketing-digitale

Luglio tra Saldi, Amazon Prime Day e Netcomm Focus Fashion & Lifestyle, è ricco di dati, numeri e informazioni sul comportamento degli utenti rispetto al mondo degli acquisti online; ma dove stanno davvero puntando oggi il mondo del fashion e i brand che lo popolano, in materia di digitale?

Se è vero che gli acquisti sono cresciuti del 15% rispetto allo scorso anno, e gli acquirenti del 12%, è vero anche che il 63% degli acquisti viene ancora effettuato in negozio, anche se il dato è in costante calo nell’ultimo triennio.* Cosa cercano gli utenti online? E cosa offrono i brand del mondo del fashion e degli accessori?

La tecnologia, con le sue infinite possibilità, sta riconfigurando completamente le esigenze e le aspettative degli utenti e, di conseguenza, l’offerta dei principali player del settore e dei brand più lungimiranti. Il fenomeno del Reverse Showrooming, o anche RoBo (Research Online Buy Offline) continua a influenzare più del 37% degli acquisti** come nel caso di Sephora che con il Click&Collect ti permette di acquistare online e ritirare dopo due ore sul punto vendita, o l’ormai utilizzatissimo servizio Amazon Order Pick Up, che permette di ritirare i prodotti in un punto convenzionato (da Feltrinelli alle Poste), senza vivere l’ansia del corriere che sappiamo, per uno questione di karma, non incroceremo mai! In compenso i punti vendita diventano molto più luogo di esperienza di marca e di prodotto, che deve incarnare perfettamente i valori e l’heritage che percepiamo e facciamo nostri ogni giorno grazie ai social media, le app e tutti i mezzi che ci permettono di dialogare con i brand in modo costante. Solo negli ultimi 3 anni abbiamo visto nascere campagne come “The Spirit of Travel” che ha trovato online il proprio successo dove Louis Vuitton incarna il concept del viaggio che è destino ancora prima che destinazione, dove chi osserva vede una donna che è libera, elegante, che si concede tutto ciò che desidera senza vergogna e che diventa artefice del proprio viaggio, così come dell’acquisto della propria borsa, senza attendere che sia un principe azzurro a regalargliela;

Levi’S che fa del connubio tra tecnologia e community (reale e virtuale) la chiave del futuro, con il suo virtual stylist e l’hashtag #LiveinLevis che mostra come le persone indossano i capi nel mondo fino alla virtual reality integrata nei punti vendita di Gucci. Sono nati anche programmi di loyalty che sono la sintesi perfetta tra retail e digital, dal cashback di Satispay in giorni e negozi prestabiliti, al programma di Zara e Intimissimi, per creare utenti che ritornano sia sugli e-commerce sia nel punto vendita, con un circolo virtuoso di vantaggi ed esclusive che passano da compilazioni di form in negozio a condivisioni social da casa.

Quindi cosa cercano gli utenti online?

Facilità di acquisto, servizi premium, risparmio di tempo e velocità, ma associati a quegli stessi valori per cui si innamorano di un marchio… che sia per un’ora, un giorno o tutta la vita!

E cosa dovrebbero offrire i brand del mondo del fashion e degli accessori oggi?

Strumenti che rendono l’acquisto una vera e propria esperienza offline e online, che ci permettono di vivere la marca, condividerne la visione, il design e il prodotto, facendo entrare quegli stessi elementi nel nostro quotidiano, nel nostro immaginario e nei nostri cuori, molto prima che nei nostri account Paypal.

E i punti vendita?

Il luogo fisico, il tangibile, l’esperienza dei 5 sensi che l’online può solo emulare (a partire dal tanto discusso quanto ancora inespresso voice branding) diventa la chiave di volta. Almeno secondo noi. Perché? Perché come per un turista che l’esperienza di viaggio fa rientrare a casa con la voglia di acquistarne un altro immediatamente, l’esperienza del punto vendita dovrà farci vedere, sentire, assaporare, toccare, annusare e vivere una esperienza di marca che ci entusiasmi, ci coinvolga e ci faccia dire WOW. Forse si venderà sempre meno sul momento e direttamente in negozio, ma volete mettere l’opportunità di fare una wishlist in negozio, completando l’acquisto immediatamente alle casse, online o al bar mezz’ora dopo, continuare a fare shopping o concederci una mostra, senza borse borsine e borsette (certo l’effetto Pretty Woman ne risentirà… 😀 ), arrivare a casa e sentire il “driiiin” della consegna, ancora prima di esserci tolte le scarpe?

*Dati Netcomm 2018.
** Search Engine Journal

Cecilia Pedroni

Condividi l'articolo
Written by:

Cecilia, Creative Director di Happy Minds, è consulente, formatrice e strategist nell’ambito della comunicazione digitale. Si occupa di ideare e coordinare progetti di digital marketing con particolare attenzione a social media, editoria digitale, influencer marketing e digital PR.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

d

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis ultricies nec